Quinta fonte, A history of the ZINC SMELTING INDUSTRY in Britain (Capitolo XIII), J. Cocks, B. Walters

Il capitolo XIII è dedicato al periodo postbellico e al relativo boom economico. Lo Stato britannico fu una delle cause dello sviluppo ma anche un rallentamento per l'azienda. Infatti le continue richieste per l'acquisto di prodotti per l'uso bellico della guerra in Corea e per la ricerca nel campo atomico garantivano sempre degli introiti sicuri, però le richieste erano sempre crescenti e i prezzi di vendita dei prodotti erano variabili e decisi dallo stato, perciò l'azienda dovette ingrandirsi e sviluppare nuovi impianti di produzione parzialmente finanziati dallo stato.
Un altro fattore di sviluppo fu il cambio generazionale: infatti fu un vantaggio la cooperazione degli anziani esperti del mestiere e la voglia di rivalsa dei giovani.
Infine l'aiuto dei dipartimenti di chimica delle università di Bristol e Birmingham che consisteva nell'analizzare la qualità dei prodotti della Imperial.
La linea guida della società fu quella di sviluppare la ricerca e gli impianti per migliorare la qualità dei prodotti.
L'acido fluoridrico veniva venduto all'Autorità dell'Energia Atomica, esso veniva usato per la produzione del'esafluoruro di uranio che serviva per separare e concentrare gli isotopi dell'uranio.
Per la produzione del fluoro fu acquistato il processo della Pennsylvania Salt Company che era il più grande produttore statunitense.
Inizia la produzione del Freon e del'Isceons (refrigerante). La produzione del fluoro aumenta esponenzialmente in pochi anni, infatti nel 1958 era di 750 tonnellate mentre nel 1960 superava le 5.000 tonnellate.

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Prima fonte, Cambridge University, F. Greenaway